I Fanarioti (dal greco Φανάρι, Faro, nome del quartiere d'Istanbul in cui vivevano, l'attuale Fener) furono un gruppo di potenti famiglie di origine greca o ellenizzati, alcuni discendevano probabilmente da antiche famiglie bizantine di Costantinopoli o di Trebisonda, altri erano originari delle isole del mare Egeo, dell'Epiro, altri ancora erano Albanesi, Romeni o Levantini.
Storia
Dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi ottomani nel 1453 il quartiere del Fanar (Φανάρι in greco, Fener in turco, in riferimento al faro ivi costruito in epoca bizantina) diventò la sede del Patriarcato e il quartiere dei Cristiani ortodossi. Col tempo alcuni di essi raggiunsero posizioni molto importanti all'interno dell'amministrazione dell'Impero ottomano: istruiti e poliglotti, spesso inviati a Padova per istruirsi in medicina o legge e imparare le lingue europee, dal 1661 al 1821 dei Fanarioti furono Grandi Dragomanni della Sublime porta, cioè interpreti in capo dell'amministrazione ottomana; ciò che permise loro di dirigere col titolo di reis effendi la politica estera dell'Impero ottomano. Questa funzione li portò poco a poco a dirigere le isole dell'Egeo e a ricoprire dal 1715 al 1821 la carica di Hospodar o Voivoda dei Principati danubiani (Moldavia e Valacchia) e poi dal 1835 al 1906 quella di Principe di Samo.
Il loro ruolo perse d'importanza dopo la guerra d'indipendenza greca, alla quale molti Fanarioti presero parte attiva, e poi venne meno con la dissoluzione dell'Impero ottomano. In seguito molte delle famiglie fanariote si stabilirono in Romania (come i Ghica e i Soutzos), in Russia (come i Mourousi, diventati principi russi, da cui discendono lo scrittore francese Paul Mourousy (1915-2002) e il giornalista francese Yves Mourousi (1942-1998)), in Grecia (come i Manos) e perfino in Francia (come i Paleologo, un cui discendente Maurice Paléologue (1859-1944), fu ambasciatore di Francia a Sofia e a San Pietroburgo e Segretario generale del Ministero francese degli Affari esteri).
Principali famiglie fanariote
(Il segno † indica che la famiglia è estinta.)
- Adossides
- Argiropuli (Argyropoulos - Αργυρόπουλος)
- Aristarchi †
- Balassaki †
- Callimachi (originariamente una famiglia di boiardi moldavi)
- Canano †
- Cantacuzini (famiglia che discenderebbe dai Cantacuzeni di Bisanzio)
- Caragea (famiglia che discenderebbe dai Karatzas bizantini)
- Caratheodori (Carathéodòris, Karathéodòris)
- Carophyle †
- Chrisoscoleo
- Dimaki †
- Evpraghioti†
- Ghica (Ghyka, Ghika, famiglia originaria dell'Epiro, di ascendenza albanese)
- Giuliano (Giuliano-Paleologo) o Glaviano (Regno di Candia)
- Hangeri †
- Hrisoverghi (famiglia romena)
- Iancoleos † (già Della Rocca, famiglia latina, cioè cattolica, di Naxos)
- Kavadas (Kavvadas di Scio)
- Lahovary (famiglia romena)
- Lambrino (famiglia romena)
- Lapithi (famiglia cretese)
- Mamona
- Manos (Mano, famiglia originaria di Kastoria, nell'Epiro)
- Maurocordato (Mavrocordato, Mavrocordat)
- Mavrodi (famiglia romena)
- Mavrogeni †
- Moronà †
- Moruzzi (Moruzi, Mourousi, Mourousis, Mourousy, famiglia originaria di Mourousa, presso Trebisonda)
- Musurus
- Negri (Negris) †
- Paladà (famiglia cretese)
- Paleologo † (famiglia romena che pretendeva discendere dai Paleologi di Bisanzio ma che deriva dai Guliano)
- Plaginò †
- Photiades
- Racovitza (Racoviță, famiglia nobile valacca)
- Rallet (famiglia romena)
- Ralli (Rallis, famiglia di Bisanzio)
- Ramadan†
- Rizo-Neroulo †
- Rizo-Rangavi
- Romalo (famiglia romena)
- Rosetti (Ruset o Russeti, famiglia levantina)
- Scanavi
- Schina
- Souldjaroglou †
- Soutzo (Soutzos, Suțu, Sutzu, famiglia romena di probabile ascendenza arumena)
- Tzouki †
- Vacarescu
- Vatatzes †
- Ventura (famiglia romena)
- Vlahoutzi (famiglia romena)
- Vlasto (famiglia cretese)
- Vogoridi †
- Ypsilanti (Ipsilanti)
Fanarioti Principi di Samo
- Alessandro Callimachi (1852-1854), figlio del Principe di Moldavia Scarlat Callimachi
- Ion Ghica (1854-1858), abiatico del Principe di Valacchia Gheorghe Ghica
- Miltiadis Stavraki Aristarchis (1858-1866), fratello del Gran Logoteta del Patriarcato
- Pavlos Mousouros (1866-1872), fratello dell'ambasciatore ottomano a Londra
- Konstantinos Adosidis (1872-1874 e 1878-1884)
- Konstantinos Photiadis (1874-1878), fratello dell'ambasciatore ottomano a Roma
- Alexandros Karatheodoris (1884-1894), rappresentante ottomano al Congresso di Berlino
- Stephanos Mousouros (1896-1899), in seguito ambasciatore ottomano a Roma e vizir
- Alexandros Mavrogenis (1902-1904), abiatico del Principe di Valacchia omonimo
- Konstantinos Karatheodoris (1906), figlio di Alèxandros
Note
Bibliografia
- Mihail Dimitri Sturdza, Grandes familles de Grèce, d'Albanie et de Constantinople, Dictionnaire historique et généalogique, Parigi, 1983.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- fanariòta, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ettore Rossi, FANARO e Fanarioti, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- fanariòta, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Phanariote, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Sito sulla famiglia Ghika, su ghyka.com.




